lotta per la felicita'

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giovedì 4 agosto 2011

come erano

Vale la pena ricordarvi che la riduzione dei finanziamenti per i Centri di Riabilitazione è stata fissata nella misura dell'8%. Il rischio che ora si corre è che i nostri Centri non possano garantire le stesse prestazioni che fino ad oggi hanno erogato.
La Regione, nel decidere questa misura, ha ignorato quello che è stato da tempo denunciato dal nostro Coordinamento: le tariffe dei servizi residenziali, semi-residenziali e ambulatoriali sono al di sotto dei costi di gestione.
Il taglio previsto avrà come effetto una riduzione della spesa per il personale e, in coseguenza del minor numero di operatori impegnati nei servizi, una contrazione del numero dei soggetti di cui possiamo farci carico. La parola che non vorremmo mai pronunciare è "dimettere".
Dovremmo fare una scelta difficile e dolorosa, rimandando a casa persone di cui fino ad oggi ci occupiamo, interrompendo l'attività riabilitativa delle persone che hanno avviato un percorso molto proficuo nelle nostre strutture o, addirittura, nei nostri reparti di degenza residenziali e semiresidenziali, e respingendo chi vorrebbe trarre giovamento dal rivolgersi alle nostre strutture.
Nel caso poi dei residenziali, la Regione non si rende conto che non sempre - o quasi mai! - si può dire a qualcuno che è venuto il momento di tornarsene a casa", quando in effetti, questa casa non esiste.
Un gesto dichiaratamente burocratico rivela, ad un esame più attento della situazione, tutta la sua portata distruttiva: si annulla così un percorso di autonomia lento ma, nella quasi totalità dei casi, pieno di successi e di conquiste.
Quello che scriviamo è rivolto a voi Genitori, Familiari e Tutori perché Vi sentiate più coinvolti e disponibili a manifestare con noi tutto il dissenso possibile rispetto a scelte economiche dannose!
Sono in gioco i vostri e i nostri diritti.

A.R.I.S.
Associazione Reilgiosa Istituti Socio-Sanitari

F.O.A.I.
Federazione degli Organismi per l'Assistenza alle Persone 
Disabili



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