lotta per la felicita'

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martedì 6 settembre 2011

relazione di Rolando

Il forum ex art. 26 ha , in questi primi mesi di vita , rappresentato le ragioni sociali per le quali e' nato , in particolare:_

coinvolgendo le famiglie , le aziende , gli operatori , le forze politiche ( relazionandosi con i comitati suscitati da esse) e sociali (in particolare con il cesv ed il social pride) , in una NUOVA AREA TRASVERSALE DI COMUNICAZIONE tra i vari attori dei centri ex art. 26 e non solo.
Iniziando a comporre relazioni con le aree professionali ed i rappresentanti delle consulte cittadine
realizzando molteplici contatti con gli esponenti politici di ogni schieramento , con alcuni dei quali il rapporto si evolve in modo costruttivo
documentandosi sulle norme pregresse e in divenire e studiando i decreti commissariali , la proposta Forte , partecipando ai convegni di settore
sviluppando una modalita' di informazione ampia e diffusa
solidarizzando con le realta' esposte direttamente alle riconversioni negative
contattando mondi e realta' adiacenti e parallele
divenendo polo di dibattito e crocevia di iniziative
attivando contatti con avvocati ed esperti del settore
diffondendo sentenze ed ipotesi di ricorso legale


Nella fase attuale ci troviamo di fronte a:_


un meccanismo avviato dai decreti 89 e 90 di rimodulazione-declassamento dei centri
una vaga ipotesi di riabilitazione "sociosanitaria" e/o "psicosociale" espressa nel testo della proposta Forte ed in modo indiretto in errori di trascrizione (decreto 40) ed in convegni di settore nei quali si allude a forme di attivita' riabilitative sociali non meglio identificate , organizzate e finanziate ; nel contempo non appare avviato uno studio condiviso delle competenze e delle attivita' riabilitative "sociosanitarie" regionali e comunali (anch'esse vaghe e nebulose)
una realta' di tagli in moto di fronte ad una ipotesi di attivita' compensativa sociosanitaria oscura che non rende possibili piani di sviluppo aziendali
una tendenza evidente ( alla quale si oppone la sentenza della Cassazione n. 8254 del 2 marzo 2011) a porre la questione economica prioritaria rispetto alla salute
diffusione voci incontrollate finalizzate a mettere gli operatori nelle condizioni psicologiche di accettazione di dequalificazioni , perdita di diritti contrattuali attraverso la logica della paura e del ricatto della perdita del posto di lavoro , per cui si accetterebbe tutto pur di sopravvivere ( anche abbandonare un contratto di lavoro di categoria per passare ad un altro con meno diritti o ad una cooperativa nella quale ci si ritrova "soci" ma pagati a stento e con insicurezza cronica).


COSA FARE ORA

La stagione che stiamo vivendo appare come una sorta di arretramento consistente rispetto ai valori culturali , tecnico-scientifici della riabilitazione , che nella nostra regione visse (Sabbadini , Pierro , solo per fare 2 nomi) altissimi livelli in ogni ambito. Viene messa in atto una campagna di ridimensionamento che accomuna Il Piano Nazionale di Riabilitazione con le decretazioni commissariali , contraendo il settore e realizzando un evidente danno per l'utenza attraverso un attacco di tipo economico che colpisce aziende e famiglie.


Di fronte a tutto cio' SI PROPONE DI:-


-valutare giuridicamente ipotesi di referendum regionali , comunali e proposte di legge popolari
-realizzare una comunicazione tra direzioni aziendali , operatori e famiglie nella proposta di dare vita ad OPEN DAYS , e cioe' iniziative (piccole o grandi ) di apertura al territorio con conferenze e show room , finalizzate alla tessitura di una comune richiesta di modifica dei decreti ; A TALE SCOPO E' AUSPICABILE IL COINVOLGIMENTO POSITIVO DELLE AZIENDE , DELLE FAMIGLIE , DEGLI OPERATORI.
-realizzazione di flash mobs
-realizzare un coinvolgimento delle associazioni professionali e delle realta' non ex art. 26 nella consapevolezza del coinvolgimento di tutte le realta' del settore della riabilitazione e dell'assistenza ai disabili (a tale riguardo il forum e' auspicabile che si chiami FORUM EX ART. 26 e in sottotitolo
PER UNA RIABILITAZIONE DEMOCRATICA E LA DIFESA DEL DIRITTO DI CITTADINANZA.
Tale denominazione avra' anche la funzione di coinvolgere vaste aree ora escluse dalla protesta :-
utenti della riabilitazione , operatori precari e partite IVA , l'area della salute mentale , etc.


INFINE


IL 29 SETTEMBRE TERREMO GLI STATI GENERALI DEL
FORUM EX ART. 26
PER UNA RIABILITAZIONE DEMOCRATICA E LA DIFESA DEL DIRITTO DI CITTADINANZA.

che avra' lo scopo di strutturare l'organizzazione in vista della realizzazione degli obiettivi prefissati.

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